Alcune reazioni di lettrici e lettori alle ‹Storie senza fissa dimora›: testo integrale >
Cenerentola e il faraone
Una fiaba che abbiamo la rara fortuna di possedere in diverse versioni, con più di 1800 (!) anni di distanza l’una dall’altra — anche se chi ne ha curato l’edizione della versione moderna quasi certamente non conosceva quella antica — è «Cenerentola». testo integrale >
Tramonto
«Ahi, ahi» fece inquieto il vecchio Gallo quando al volgere di una torrida giornata d’estate vide avvicinarsi una millecento grigia. testo integrale >
Concetto e comprensione
Chi è cresciuto bilingue o multilingue sa che non esiste un equivalente per ogni parola nelle diverse lingue, e che non solo non si possono tradurre certi pensieri, ma non si possono nemmeno pensare in un’altra lingua. testo integrale >
Quanti re
Ma anche se ormai sono tre i re a guidare quella che è già un’enorme carovana, tutti e tre ci dicono che di re quello giusto lo dobbiamo ancora cercare. Quanti altri re dovremo ancora incontrare? Domani mattina saremo di nuovo in cammino, e nessuno sa per quanto tempo si andrà avanti così.
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Che cos’è una teoria?
Gran parte di quelle che oggi vengono chiamate teorie non soddisfano nessuno dei criteri necessari per essere considerate tali. In realtà queste non-teorie non soddisfano nemmeno la condizione per un’ipotesi e nemmeno per una congettura, perché per questo dovrebbero almeno risalire a un’osservazione. testo integrale >
Sotto mezzo mantello della misericordia
Un giorno d’inverno, avrebbe incontrato un poveraccio seminudo alle porte di Amiens. Oltre alle sue armi e al suo mantello militare rosso, non avrebbe avuto con sé nulla che avrebbe potuto dare a quel bisognoso. In un atto di misericordia, avrebbe diviso il mantello con la spada per darne la metà al povero. testo integrale >
La pastiera napoletana
La pastiera napoletana è un dolce della pasticceria napoletana tipico del periodo di Pasqua. testo integrale >
Le vite illuminate d’un uomo in ombra
Solo a pochi il nome di Emanuele Conegliano dirà qualcosa, e non appena conosceranno il suo pseudonimo — o più precisamente il suo nome da adulto — la maggior parte di loro dirà: «Ah! Sì, certo che lo conosco!» — Tuttavia, sono certo che la moltitudine delle imprese di quest’uomo straordinario, compiute nel corso della sua lunga vita, stupirà soprattutto coloro che pensano di conoscerlo già. testo integrale >
La soave Ottavia Minore
Dopo la sua morte, Augusto le dedicò il meraviglioso ‹Portico di Ottavia›, un complesso monumentale ancora oggi visibile a Roma, e naturalmente il Teatro Marcello, parte dello stesso complesso e intitolato al compianto figlio. testo integrale >