Un giorno d’inverno, avrebbe incontrato un poveraccio seminudo alle porte di Amiens. Oltre alle sue armi e al suo mantello militare rosso, non avrebbe avuto con sé nulla che avrebbe potuto dare a quel bisognoso. In un atto di misericordia, avrebbe diviso il mantello con la spada per darne la metà al povero. testo integrale >
Le vite illuminate d’un uomo in ombra
Solo a pochi il nome di Emanuele Conegliano dirà qualcosa, e non appena conosceranno il suo pseudonimo — o più precisamente il suo nome da adulto — la maggior parte di loro dirà: «Ah! Sì, certo che lo conosco!» — Tuttavia, sono certo che la moltitudine delle imprese di quest’uomo straordinario, compiute nel corso della sua lunga vita, stupirà soprattutto coloro che pensano di conoscerlo già. testo integrale >
Didascalia di se stessa
Musica Alberigo Tuccillo Questa poesia due volte nulla dice, due volte questa, nove volte due, due volte dice, due volte nove, due volte e, due volte undici, undici volte volte, due volte più, due volte poesia, e nulla più.
La figlia del signor Pantalone
Decenni fa i ragazzi del corso d’italiano della Scuola di Diploma di Muttenz, un sobborgo di Basilea, rimasti affascinati dalle fotografie di alcune maschere della Commedia dell’arte che avevano visto su un loro libro di studio, cominciarono a interrogarmi su …
Natale a Spaccanapoli
Ormai Giuseppe, quasi senza rendersi conto di aver fatto un quarto d’ora di strada, era arrivato davanti a casa sua. Si fermò un attimo perché si accorse che stava ansando. Doveva riguadagnare contegno e compostezza prima di entrare e di abbracciare la famiglia. E inoltre doveva trovare le parole giuste per spiegare il digiuno che era loro imposto. testo integrale >
Giuseppe Colangelo
Tante sono le insidie cui va incontro un giovane artista che si accinge, esplorando con veracità il proprio animo, a solcare le acque dell’ignoto a vele spiegate e ad affrontare ostacoli che affastellano sacrifici economici, crisi d’identità, difficoltà tecniche, insicurezze, esitazioni e via dicendo. testo integrale >
Daniele Aletti
Non è certo un portento di eloquenza, un architetto di leziosi e contorti periodi involuti a doppio senso, né è particolarmente virtuoso nel difendere i propri princìpi di estetica e né tanto meno è uno di quegli ispidi provocatori la cui arte per lo più consiste nel saper scegliere l’eccentricità… testo integrale >